Per me c'è troppa sproporzione tra questa tua depressione/sofferenza e le condizioni della tua vita.Millennial Doomer ha scritto: ↑31/07/2022, 3:23Non è colpa mia innocuo, non ce la faccio. Non ho mai avuto occasioni per maturare veramente, sotto molti aspetti ho le stesse esperienze di un dodicenne. Zero donne, zero attività lavorative, zero esperienze di vita autonoma tipo viaggi eccetera. Per questo rimpiango la mia infanzia, è stato l'unico periodo in cui sono stato davvero felice, l'ultima volta che ho potuto esserlo. Poi sono arrivate la maturazione, le frustrazioni, la consapevolezza che ormai la mia vita è questa e per quanto possa provare a sterzare i miglioramenti sarebbero minimi. Era bello quando avevo 11/12 anni e leggevo Rat Man nella Seicento di mia madre, mentre ascoltavo un nastro di De André o dei Neri per Caso. Mi facevano ridere le gag del buffo ometto vestito da topo giallo. Poi sono cresciuto, sono iniziate ad arrivare le prime delusioni, le prime frustrazioni, e anche Rat Man è diventato più serio, più cupo, come la mia vita. Almeno lui avrebbe dovuto rimanere com'era, felice e spensierato. Invece Ortolani ha deciso altrimenti, ma almeno gli ha dato un lieto fine. Io invece probabilmente non avrò mai una compagna e una figlia.vecchio innocuo ha scritto: ↑31/07/2022, 3:15si ma adesso sei un uomo adulto e dovresti capirla quella scelta.Millennial Doomer ha scritto: ↑31/07/2022, 3:12
Sì ma a quel punto il fumetto cambia praticamente genere, comunque la nostra divergenza di vedute nasce probabilmente dal fatto che apparteniamo a due generazioni diverse, e quando Rat Man ha preso la svolta seriosa tu eri già abbastanza maturo da poterla apprezzare, io invece ero ancora un ragazzino praticamente. Per me la chiusura perfetta Ortolani la ha realizzata con Venerdì 12, restringendo la parte più malinconica al solo finale quando compaiono Dulcistella e il ricordo incarnato di Bedelia.
il tuo problema varg è che combatti contro te stesso ed il tempo,ma non puoi vincere..non si vince mai. se accetti che non possiamo combattere contro i cambiamenti,se accetti che fanno parte della vita,haiil potere almeno di decidere cosa cazzo fare. se non li affronti,soffri e basta.
Famiglia benestante, figlio unico, zero problemi con i genitori, alto 185 cm... boh, non ha senso essere così depressi con queste basi. Non so cosa non ha funzionato, ma renditi conto che la quasi totalità delle persone ha una vita molto più dura della tua (come contesto e base da cui partire).
Prendi me per dire, bassissimo, padre alcolizzato e pazzo, madre isterica, famiglia di merda e che mi andava contro su tutto, sempre problemi e difficoltà...
Io non riesco a capire perché con i tuoi mezzi non hai fatto niente (un viaggio, una passione in cui sei attivo e non spettatore, eccetera eccetera).