Risposta ad Adriano Scianca

Mi è stato segnalato un articolo di Adriano Scianca pubblicato in data odierna sul sito del Primato Nazionale, dove in occasione della giornata dedicata alla “festa della donna” l’autore invita la cosiddetta “area identitaria” ad abbandonare in maniera definitiva l'”anti-femminismo bigotto e reazionario” che in teoria la caratterizzerebbe (c’è da chiedersi esattamente dove e in che modo, visto che dal centro-destra liberale alle frange in teoria più “radicali” ormai è una gara continua a chi sdogana di più la promiscuità femminile, si veda a tal proposito l’articolo che avevo già scritto in precedenza proprio su CasaPound e le sue prese di posizione pienamente a favore della sterile “libertà sessuale” radicatasi nella nostra società in seguito allo sciagurato ’68). Secondo la prospettiva di Scianca infatti la critica al femminismo sarebbe di per sé improduttiva, e i presunti rigurgiti “neo-reazionari” che oggi attraverserebbero l’area della “destra” rischierebbero di far incagliare quest’ultima su posizioni anacronistiche e limitate che guarderebbero nostalgicamente all’era reaganiana se non addirittura alla Sharia islamica (e di nuovo mi chiedo: dove e in che modo, visto che praticamente l’intero spettro della “destra” rifiuta in toto l’Islam spesso motivando tale rigetto proprio con la condizione della donna al suo interno?). Insomma, ormai è diventato ben difficile notare qualsivoglia differenza tra l’ideologia para-liberale di CasaPound e quella di Potere al Popolo, a parte le loro posizioni divergenti sul tema dell’immigrazione.

La “destra” odierna, CasaPound inclusa

Ma non è finita qua, perché nel suo articolo Scianca non manca di prendersela (tanto per cambiare) anche con gli incel, aggiungendo peraltro poco o nulla alle argomentazioni raffazzonate raccolte da Cristina Gauri nel suo articolo a riguardo pubblicato sul Primato Nazionale cartaceo di settembre 2020 e di cui ho già trattato ampiamente. Scianca accusa quindi gli incel di essere un “prodotto posticcio e tipicamente americano” (cosa smentita dal fatto che il “fenomeno incel” sia divenuto mainstream negli USA solo dopo la strage di Isla Vista del 2014, mentre in Italia esistono blog e forum online che trattano le tematiche collegate all’inceldom già dal 2007), e di voler ritornare a una Tradizione indo-europea patriarcale secondo lui mai esistita, ma di cui troviamo ampiamente traccia negli scritti di figure tradizionali autorevolissime come ad esempio Aristotele (“Il maschio rispetto alla femmina è tale per natura, l’uno è migliore, l’altra peggiore, e l’uno comanda, l’altra è comandata”), Esiodo (“Chi della donna si fida, si fida dei ladri”), Giovenale (“Costrette dal potere del sesso, fanno cose più gravi e la libidine è il peccato minore”), Catone il Censore (“I nostri antenati vollero che le donne non trattassero alcun affare, neppure privato, senza un tutore garante, ma vollero invece che fossero nelle mani dei genitori, dei fratelli, dei mariti”, secondo Tito Livio), e molti altri. Del resto nell’Atene classica le donne vivevano recluse nei ginecei, e nella Roma monarchica esse potevano essere assassinate impunemente dal marito anche se solo sorprese a bere vino (poiché “ogni donna che smodatamente cerca l’uso del vino chiude la porta a tutte le virtù e la apre ai vizi”, a detta di Valerio Massimo). E non a caso gli spartiati, che alle donne concedevano molte più libertà, hanno finito per estinguersi in capo a qualche secolo a causa della loro denatalità (così come l’inizio del declino di Roma ha coinciso con lo sdoganamento della licenziosità femminile all’interno della sua società). Insomma, a quanto pare ai cosiddetti “identitari” nostrani conviene rifarsi alle “nostre tradizioni” solo quando si tratta di limitare l’immigrazione, ma quando si parla di “libertà sessuale” ed “emancipazione femminile” Scianca e compagnia sono ben lieti di abbracciare i dogmi del liberal-progressismo post-sessantottino oggi dominante.

Meme sempreverde sui rapporti tra i “fascisti del terzo millennio” e la Tradizione autentica

In conclusione al suo articolo, Scianca afferma che l’identità maschile e quella femminile “vanno costruite tramite categorie culturali e modelli sociali” senza per forza rifarsi ai modelli tradizionali pre-sessantottini, facendo proprie quindi posizioni vicine al relativismo decostruzionista oggi sbandierato principalmente dalla sinistra liberale e dalle femministe appunto, e a quanto pare ormai accettato anche dalle parti di CasaPound. Non fa mancare inoltre frecciatine contro i memi (scritto proprio così) antifemministi, che secondo il suo parere impedirebbero un dibattito costruttivo “da destra” sulla “violenza contro le donne” (di nuovo, possiamo notare come Scianca ormai si rifaccia a tematiche più care alla sinistra liberale, piuttosto che alla cosiddetta “area identitaria”). Ora, non so se dalle parti di CasaPound abbiano adottato queste posizioni per un’interpretazione erronea del “cavalcare la tigre” di evoliana memoria, o più semplicemente per ricercare maggiori consensi adeguandosi al continuo spostamento della finestra di Overton del dibattito pubblico sempre più in campo liberal-progressista. Forse entrambe le cose. Del resto non sarebbe la prima volta che il movimento di cui Scianca è ideologo si mette a inseguire la visibilità a tutti i costi a detrimento della purezza ideologica, come dimostrano i passati rapporti intessuti con Nina Moric. Vorrei però concludere questo articolo con due citazioni. La prima è una frase del Duce tratta dai “Colloqui con Mussolini” di Emil Ludwig:

“La donna deve obbedire. La mia opinione della sua parte nello Stato è opposta ad ogni femminismo. Naturalmente non deve essere schiava, ma se le concedessi il diritto elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro Stato essa non deve contare”.

La seconda invece è un passo tratto da “Rivolta contro il mondo moderno” di Julius Evola, autore che in teoria dovrebbe aver contribuito alla formazione culturale di Scianca, il quale però a quanto pare ultimamente ha cominciato a preferirgli Foucault e Derrida:

“L’emancipazione della donna doveva fatalmente seguire a quella del servo e alla glorificazione del senza-classe e del senza-tradizione, cioè del paria”

PS: A completamento dell’articolo aggiungo un ottimo commento postato sul nostro forum da Mike Litoris, il co-admin insieme a cui gestivo Guerriglia memetica blackpillata, che analizza egregiamente un passo dell’articolo di Scianca sul quale io nella mia replica non mi sono soffermato più di tanto:

37 pensieri riguardo “Risposta ad Adriano Scianca”

  1. Gli avevo anche scritto un commento sotto quell’articolo, ovviamente non approvato. Scianca e soci, con i vari identicucchi di certe associazioni “identitarie” di certi soggetti larpagani cosplayer pieni di matriarche (senza figli ma con quattro gatti), rappresentano in pieno la degenerazione occidentale, ben più della sinistra liberale femminista, in quanto quest’ultima ormai è già finita, mentre i destroidi vogliono essere conservatoristi…dello schifo post 68. I destroidi sono nostri nemici.

    1. Nel mondo nazi tradcuckold ci sono tutti questi paganisti che per puro caso paiono condividere idee femministe e sempre per puro caso sembrerebbero molto favorevoli al cuckoldismo, specialmente i thelemiti. La cosa che fa ridere dei thelemiti, è che questi sono cuckold nella vita reale mica per finta.

      Comunque a me non hanno mai appassionato le dispute tra cristiani VS pagani, cioè ho sempre pensato fossero noiose perché non me ne frega niente. Se devo scegliere tra i due, penso che i pagani debbano essere linciati e squartati vivi per il modo in cui adorano le donne. I cristiani hanno alcuni lati positivi, i pagani zero cioè sono spazzatura femminista e vanno eliminati fisicamente.

      1. Intendi ovviamente i “neopagani”, le macchiette che, a seconda dei casi, parlano di Odino, Thor, o Marte, ecc. come fossero supereroi della Marvel. I pagani antichi, quelli veri, erano superstiziosi e se vogliamo animisti ma almeno erano gente seria.

        1. I pagani antichi non hanno lasciato niente di scritto. Qualunque cosa facciano i neopagani di oggi se la stanno tirando fuori dal culo, dato che nessuno sa cosa facevano i pagani ai vecchi tempi. Potrei ancora capire quelli che si vanno a studiare i testi degli antichi romani e cercano di rifare quei vecchi rituali, ma i “pagani” di oggi sono solo cringe e ignoranza.

  2. Si, dicono che gli incels sono amerdicanizzati, mentre loro promuovono il peggio della cultura amerdicana cioè Tucker Carlson il pupazzo di Fox News e poi i libri di Jack Piglianculo Donovan.

    In verità l’incelismo non è amerdicano. L’incelismo ha una tradizione in Italia. Incelismo è diffuso in giappone. Incelismo tedesco è anche quello dotato di una personalità diversa rispetto a quella amerdicana.

    Incelismo amerdicano è più che altro un ritrovo dove tutti noi incels, per un breve periodo, siamo riusciti a coesistere insieme, prima che arrivassero i tradcuck nazi e quei figli di puttana atomwaffen, a cui auguro cancri a catena.

    1. Posso sapere perche’ non ti piace Jack Donovan? Ho letto “the way of man” e mi e’ sembrato parecchio sensato.

      1. Non ho niente contro gli omosessuali, se lo prendi in culo mi fa molto piacere per te. Detto sinceramente ti invidio perché per il Gay è più facile trovare rapporti sessuali.

        Alcuni incels omosessuali dicono che è difficile trovare partner seri, relazioni durature, ma sono comunque soddisfatti del sesso. E insomma va bene, avete i vostri problemi ma non penso siano esattamente identici ai problemi di noi eterosessuali.

        Io sono eterosessuale e ho problemi diversi. Sai, io sono attratto sessualmente dalle donne, pertanto non posso percepire perfettamente i problemi dei gay come te. Ti rispetto in quanto amico incel, ma non posso veramente capire i problemi di un gay se ho un orientamento sessuale diverso.

        A voi omosessuali probabilmente hanno raccontato che siete stati oppressi e che quelli come me, cioè i maschi bianchi etero, sono cattivi e oppressori. In verità, in quanto maschio bianco etero ti dico che non mi frega veramente niente della tua vita, ti posso invidiare perchè stai bene e sei protetto dal regime progressista e fai tanto sesso, a parte quello ti assicuro che la tua esistenza e quei giochini che fai col tuo buco del culo non mi riguardano, non sono fatti miei.

        Ti hanno raccontato bugie. Noi maschi bianchi etero siamo l’apice della bontà e siamo ottimi, abbiamo lati negativi ma anche tanti lati positivi e siamo amichevoli in media. Spero di non aver offeso la tua sensibilità progressista, in ogni caso se ti avessi offeso non me ne frega niente perché come dicevo prima non sono fatti miei cosa fai col tuo buco anale.

        1. Amico mio.

          Ci sei nato cosi’, o ci sei diventato dopo un brutto incidente?

          Primo, non sono gayo e non ho mai detto di esserlo. Da dove te la sei tirata fuori questa storia della mia gaiezza? Ah, no, non voglio saperlo.

          Secondo, Jack Donovan sara’ anche gayo, ma in quel libro parla di tutt’altro. Evidentemente hai letto solo l’articolo Wikipedia, oppure hai letto il libro e soffri di gravi problemi di comprensione del testo.

          Terzo, come mai tutta questa ossessione per i puppi e per i forellini anali? Secondo me tra noi due quello puppo sei tu, non vedo altri motivi per fare tutta quella tirata per una domanda semplicissima.

          1. Gli omosessuali sono protetti dal politicamente corretto e bisogna sempre usare alcune formule di cortesia, tipo quelle che ho usato prima per rispettare i gay.

            Si, il libro parla di come convincere dei giovani destronazi a seguire nei boschi un uomo 40 enne. Praticamente il discorso è quello, Jack cerca di convincerti a seguirlo nei boschi.

            Te immagina un giovane, incontra questi gentiluomini destronazi con le loro Pontiac e lo invitano a fare un giro per visitare i boschetti, pensa che bel divertimento si prospetta per il giovane.

              1. Non l’hai ancora capito? I riferimenti simbolici al “sole nero” che usano questi omosessuali destronazi sono immagini metaforiche. Il sole nero è il buco del culo. Ok?

                Sei tu che hai problemi di comprensione del testo e probabilmente sei simbolicamente illetterato. Il sole nero è solamente il buco del culo. E i destronazi hanno sempre tentato di scopare i giovani 20 enni.

                Grindr Greg e Jack Donovan hanno dichiarato che si sono assicurati scopate con giovanotti per i prossimi 10 anni di attività.

                Ti auguro di divertirti col tuo “sole nero”, nei boschetti con gli amici palestrati.

                1. Poi non ti sembra curioso? Girano attorno all’argomento, ma tutti questi tizi praticamente ti lanciano il messaggio “seguimi nei boschi, vieni a fare questi rituali pagani, vieni a celebrare la mascolinità, no, non sono gay sono androfilo, non avere pudore mostrami i tuoi pettorali, fammi vedere che bello stecco virile hai tra le gambe, vieni a celebrare la tua forza virile, mostrami il tuo sole nero”, eccetera eccetera… Tutti messaggi abbastanza espliciti.

                  Insomma non ci sei arrivato… Il sole nero, cosa sarebbe secondo te? Si tratta sul serio di un simbolo tradizionale pagano, le nostre radici ecc… ? E poi perché questi pagani, per puro caso, sembrano tutti omosessuali e molti di loro (specialmente i thelemiti) argomentano a favore delle matriarche (come ha fatto notare un altro commentatore prima di me) e a favore del cuckoldismo.

                  Augustus Sol Invictus, essendo thelemita, dice di avere rapporti con molte padrone. Le padrone sono nel gergo BDSM delle donne che si occupano di sottomettere sessualmente alcuni tipi di uomini che hanno un fetish specifico.

                  Non è curioso? Tutti questi pagani, sono uomini che nel vostro gergo si potrebbero definire tranquillamente come “degenerati”, perché seguono ideologie completamente basate sui loro fetish personali e si identificano con le loro preferenze sessuali e fetish. Non ti sembra patetico? Secondo te è normale basare la propria identità personale su queste cose?

                  Insomma io ci sto lontano dai pagani. Penso siano una mandria di femministi e penso che si meritino una pallottola nella testa. PS. Se rileggi il Mein Kampf, noti che anche ai tempi di Hitler era pieno di questi scimuniti pagani e Hitler li ha devastati e li ha sempre sfottuti.

                  Sempre esistiti questi pagani, infatti il fatto che si stiano palesando tutti adesso è un pessimo segno. Se segui il ciclo narrato nel Mein Kampf, i pagani precedono l’avvento di qualcosa di peggio. E infatti io sono abbastanza allarmato e penso di avere ragione.

                  1. Prendile, le medicine. Il neuropsichiatra e’ tuo amico, se ti ha prescritto quelle pilloline e’ perche’ vuole che tu stia meglio. Lo so che hanno un sapore brutto, ma ti fanno bene. Le pilloline faranno tacere quelle voci che senti nella testa, quelle che ti fanno scrivere quelle cose brutte su Internet.

                    1. Non ironicamente ho tentato di farmi prescrivere dei farmaci fingendo di avere problemi di alimentazione.

                      A me non hanno mai prescritto nulla. Una donna qualsiasi, se dice di essere depressa (mentendo perché le donne non sono mai depresse sul serio), riceve pillole fin quante ne vuole.

                      Insomma, mi spiace per te, pare che io sia “sano di mente”, nel senso che trollare su internet non è segno di malattia mentale nella maggior parte dei casi.

                      Cioè te prendi sul serio Jack l’inculatore e mi vieni a dire che sono pazzo… Interessante.

                      Dai, ti stavo solo avvertendo, questi tizi pagani sono femministi, non è difficile da capire ci è arrivato pure l’altro commentatore.

                      Pagano = femminista. Non importa se sei odinista o se sei thelemita, sempre femminista rimani. E non fare il finto tonto, nel mondo incel nomi tipo “Breivik” e “McVeigh” sono abbastanza noti. Tutti sanno chi sono quei tizi, sono popolari come Elliot Rodger.

                  2. Perché lo attaccate? Henati ha ragione. Il mondo pagano moderno è pieno di frociaggine e bisessualità neppure tanto velata (e di sottomissione alle matriarche, cosa mai da dimenticare). Sono cose che un normie estraneo all’ambiente non nota, ma chi di noi ci ha avuto appena a che fare lo nota subito. Esistono segnali, richiami, modi di vestirsi e di fare certe facce/simbologie che lo denotano subito. Essendo però totalmente avverso a questo schifo, me ne sono allontanato subito appena ho cominciato a capire, e per tale ragione dei cuculoni mi hanno attaccato (virtualmente) passivo-aggressivamente. Inoltre sempre in questi ambienti, spesso, vi sono elementi legati a chi ha ancestrali NASUTI che molto spesso dirigono queste associazioni “identitarie”. MA CHE CASO. 😀

                    1. I peggiori pagani sono i thelemiti.

                      Presta attenzione, non ho niente contro di te se studi le idee di Crowley, ti assicuro che non me ne frega niente perché ci sono delle cose positive nelle idee di quel tizio.

                      Però facci caso, i Thelemiti sono Cuckold nella vita reale. Ok? Questi non sono Cuckold in senso metaforico. Sai noi diciamo “questo è cuck” per intendere un tizio che prende parte al triangolo, il lato debole del triangolo, ecco il cuck è spesso un cuck economico. Ma questo è il significato memetico.

                      I thelemiti invece sono Cuckold veramente mica per meme, sono dei cazzo di cuck… Hanno la matriarca e il bull la feconda nella vita reale mica per finta.

                      Inoltre i Thelemiti contemporanei sono associati al New Age e anche questo è un segnale di allarme. Chiunque sia associato al New Age deve essere sospettato.

                      Insomma se sei seguace di crowley non ti sto giudicando solo per questo, sto solo dicendo che in media nei gruppi thelemiti ci sono questi tizi che sono cuck per sul serio e non in senso memetico.

                      State attenti ai Cuckold, sono gente pericolosa, da evitare a tutti i costi hanno una identità Cuckold. Come tutti i tizi che basano la propria identità su questi fetish del cazzo, il cuck è un personaggio viscido e pericoloso guidato dai bassi istinti per niente affidabile.

    1. Essere negro è migliore di essere donna solo se sei allineato al pensiero comune. Io non credo che ci sia nessun disegno dietro come molti altri incel invece cianciano, o per lo meno posso anche pensarlo ma non ne ho alcuna prova (prova intendo verificabile con raziocinio e non con mera fede).
      Però quello che ho detto è un dato di fatto. Comunque mi spiace che un ragazzo che era fermamente contro il suicidio poi si sia suicidato.

      Ma ormai siamo attaccati da ogni fronte.

      1. Si, infatti faceandLMS, seppure fosse negro era molto intelligente, gli incels continuavano a dirgli di agire come un negro, che il QI lo stava cuckoldando.

        Se sei negro, ma non ti comporti da bravo negro, le femministe ti devastano e ti portano al suicidio, proprio come facevano i tizi del KKK che sostenevano di voler addomesticare il negro.

        Le femministe in pratica sono il nuovo KKK.

  3. Bellissimo articolo, Varg, come al solito. Riguardo alle antiche tradizioni patriarcali indo-europee, volevo approfittarne per copia-incollare un mio commento sul Redpillatore:

    “L’esempio più lampante credo sia la storia dell’India antica. Fino al 500 a.C., nel periodo vedico, infatti, le donne godevano di una parità assoluta con gli uomini. Poi arrivarono i Gupta, i quali imposero pesanti restrizioni alle libertà sessuali delle donne, e sai quale fu il risultato? Che in breve tempo l’impero Gupta passò alla storia come l’Epoca d’oro dell’India antica, nel quale la cultura, la scienza e il pensiero politico fecero un vero e proprio salto quantico.”

    1. Grazie mille per l’apprezzamento, comunque se ci si fa caso tutti i periodi aurei delle società indo-europee sono stati caratterizzati dall’imposizione della subalternità femminile, invece i periodi di decadenza hanno sempre visto l'”emancipazione” delle donne. Del resto sono le stesse sacre scritture induiste a dirci che il Kali Yuga è caratterizzato tra le altre cose dall’immoralità femminile, oltre che da ruoli di potere sempre più in mano alle donne.

      1. Chissà se certi cultori delle sakti dravidiche lo sanno…e se mi stanno leggendo come al solito, beh, gli mando tanti calorosi abbracci indo-ariani 😉

      2. Guarda, io non sono patriarcale però se volete levare i diritti alle donne per me è OK. Nel senso che non mi è mai piaciuta la fissa che hanno certi romantici adoratori vaginali di descrivere il patriarcato, veramente tutto qua. Questi adoratori vaginali rimminchioniti, a mio parere non sanno neanche cosa fosse il patriarcato, quello che propongono loro è una versione imbastardita del patriarcato dove l’uomo prende ogni problema e la donna è adorata.

        Il romance, come genere, tra l’altro non è manco una cosa patriarcale, lo capisci vero? L’amore, e in generale l’idea che una donna possa scegliere un partner che non sia stato approvato dalla sua famiglia, è una idea di merda che propongono soprattutto i patriarcalisti di oggi, che secondo me sono deficienti e hanno visto troppi film di Hollywood.

        L’amore, è stato violentemente attaccato dalle istituzioni religiose, e facevano bene a temere quel tipo di narrativa ideologica, perché cambiava nettamente l’economia. Cioè quando permetti ad una donna di scegliere un partner che non è stato selezionato dalla sua famiglia, metti a rischio i patrimoni, cambi tutto, distruggi delle gerarchie, l’economia cambia di brutto.

        Ci sono molti libri riguardo questa tematica, pertanto ci sono molte info. L’amore non esiste, è una pericolosa narrativa sovversiva. Il romanticismo che usano i destronzi citati in questo articolo, è una altra variante ideologizzata anche quella ridicola, la loro interpretazione dell’uomo romantico non è migliore di quella che fanno altri destronzi.

        In generale, questa idea ridicola che una donna debba scegliere un partner dopo essere orientata da narrative prodotte su scala industriale da Hollywood e dopo essere stata informata circa le tendenze e i trend della sua generazione, è una idea di merda, che dal mio punto di vista deve sparire.

        In pratica i romantici devono sparire, sono a mio parere antipatriarcali per eccellenza. Il patriarcato non è un film romantico, non è una scemenza di hollywood.

    2. Anche l’impero Moghul dell’India tardo-medievale fu governato dai musulmani patriarcali e come tale fu un altro periodo di splendore.

    3. Parità assoluta di donne con uomini: donne che DE FACTO diventano padrone della situazione nel momento stesso in cui questa “parità” si realizza, e quindi cominciano a concedersi delle licenze. Lo presagiva e profetizzava già Marco Porcio Catone, grandissimo basato patriarcalissimo e uno dei più fulgidi e strenui sostenitori del VERO MOS MAIORUM Patriarcale tipicamente Romano, un Vir per eccellenza. Alla faccia di certi nasuti con nonni/e nasuti che aprono “ad maiora” e minchiate simili e provano a riscrivere la storia in chiave “paritaria”, riempiendo l’ambiente di zoccole bevitrici alcolizzate che si spacciano per “tradizionaliste”. E si trovano SEMPRE, dappertutto, questi nasuti. Stanno dappertutto, come i topi.

  4. Ottimo articolo, specialmente per i riferimenti culturali ben collocati. Io ero un frequentatore degli ambienti di estrema destra, ma mi sono allontanato per il nucleo di pensiero filoamericano. Vero anche che le tradthot siano una piaga, con il loro egocentrismo.

  5. Madonna non sapevo che la destra fosse così tanto degenerata e rincoglionita.

    Ottime info. Begli articoli avete scritto. Almeno adesso so che razza di bestie vaginocentriche sono sti destronzi.

    Comunque, per quanto riguarda i boomers figacentrici, uno di questi leader di destra ha passato info ad una giornalista tedesca, una giovane 20 enne. Siccome é risaputo che sti caproni vaginamaniacali hanno la percezione di sé stessi di essere “uomini alpha” é anche molto semplice estrapolare informazioni da loro, basta presentargli una giovane figa 20 enne che finge di interessarsi alle loro idee riciclate e vecchie.

    Questo caprone di destra ha accennato a una cosa che nei circoli di destra non deve assolutamente emergere, ha detto “le cose devono andare molto peggio prima che possano migliorare”, la giornalista ha capito al volo, si trattava di una teoria diffusa nelle massonerie, teoria che si chiama “accelerazionismo” e che si suppone tu non debba spiattellare in faccia alle 20 enni fighe, ma i destronzi ci cascano sempre.

    Questi idioti “alpha” a cui vi piace tanto affidarvi, sono totalmente ritardati e non possono assolutamente guidarvi verso la vittoria, la loro preoccupazione principale é “apparire alpha”, “mantenere lo status alpha”, Dio solo sa che cosa pensa di se stesso uno di questi leader destronzi, probabilmente si vedono come grandi leader alla guida di un manipolo fascista, pensano di essere essere arrivati da qualche parte nella vita, o qualcosa del genere. Una giornalista 20 enne, se vuole, li infiltra e li espone senza problemi.

    Insomma, sono dei deficienti anti-incel, anti-uomini, con le loro idee infantili sul “maschio alpha”, sono sempre più ridicoli e deboli e facili da infiltrare.

  6. Premetto che non conoscevo nè ilprimatonazionale, nè questo Adriano Scianca, ma il messaggio che porta l’articolo è, a mio avviso, condivisibile se lo si guarda in un’ottica di critica al femminismo moderno e di ricostruzione della società.
    In passato gli incel sono stati criticati dal blog di Davide Stasi, StalkerSaraiTu, che li invitava a uscire dalla cameretta e a contribuire a cambiare le cose.
    Questo articolo va nella stessa direzione. Non si può rimpiangere un passato che è esistito, ma che di certo non tornerà. Non si può pensare, nel 2021, di togliere il diritto di voto alle donne e di confinarle in casa a cucinare e lavare per terra, per dare la possibilità a tutti di avere una donna e non precipitare nella inceldom. Tanto più che superata una certa età, il concetto stesso di “incel” viene a cadere, perchè dopo i 30 anni quelli che rimangono davvero senza una partner sono pochissimi. Quello che spesso fa rodere il fegato agli incel è il fatto che il tuo amico belloccio 20enne ha avuto 30 ragazze, mentre tu sei a zero, ma non si può sostenere una rivoluzione sociale e culturale sul bisogno di fare l’alpha-male della situazione che si prende tutte le donne. Nessuno ti prenderebbe sul serio.

    Quello che dice Adriano Scianca è di abbandonare l’antifemminismo sterile, concettuale, fine a sè stesso (per questo lo chiama “di maniera”, o manierista) che popola gli ambienti incel, e provare ad abbozzare una proposta di riforma della società CONCRETA che riequilibri i ruoli.
    Qualcosa che sia attuabile nel 2021. Non dei deliri da nostalgici reazionari duri e puri, o da frustrati che vorrebbero prendersi una rivincita sulle donne che li hanno rifiutati, sottomettendole e magari picchiandole nel silenzio delle mura domestiche come accadeva in passato. Quale politico o associazione culturale prenderebbe in seria considerazione un gruppo di persone che vogliono togliere i diritti civili e politici alle donne, e che le considerano poco più di bestie da soma che devono stare in casa a cucinare e sfornare figli?
    Essere antifemministi nel 2021 significa:
    – lottare per una legislazione in materia di seperazioni più equa che non manda sul lastrico il marito, e che porta la moglie a pensarci mille volte prima di tradirlo o lasciarlo:
    – lottare per avere libertà di parola sui social dem-progressisti di Zuckberg e su Youtube (il canale di Risorto censurato, nonostante fosse pacatissimo, ne è un esempio)
    – un superamento del 2 pesi 2 misure che caratterizza il politicamente corretto e il femminismo: se un uomo sovrappeso è obeso, anche una donna sovrappeso è obesa, e non curvy. Se tutte le donne sono belle a prescindere, anche tutti gli uomini sono belli a prescindere.
    – in generale, sensibilizzare tutti sulle tematiche maschili svegliandoli dal sonno della bluepill e dal mainstream.

    Altro non si può fare.
    Il grosso limite degli ambient incel politicizzati è quello di mettere sullo stesso piano il sociale e il personale. Rifiutare la criminalizzazione del maschio bianco etero, mostrare che le donne sono esseri umani coi loro pregi e i loro difetti, lottare contro la betizzazione del maschio e propugnare una sana mascolinità, nulla ha a che vedere con la ricerca di una partner che rimane una cosa personalissima e di cui non si può certo fare carico la collettività.
    Non nel 2021 almeno.

    1. Non conoscendo i presupposti ideologici che stanno alla base dell’astio di Scianca contro gli incel e delle mie risposte non hai colto bene la misura del problema, per approfondire ti consiglio di leggere questo altro mio articolo che tratta più o meno le stesse tematiche: https://www.ramispogli.it/il-problema-della-destra-con-gli-incel-e-la-redpill/
      Le soluzioni che proponete tu e Scianca non risolvono il problema alla radice: non servono a rendere una normale vita sentimentale e sessuale accessibile ai milioni di giovani uomini che oggi ne vengono tagliati fuori perché qualsiasi donna per quanto brutta può ambire a tutti i normo-bellocci che vuole grazie a social e app di incontri; non servono ad aumentare una natalità disastrosa che tra poco più di un secolo ci vedrà estinti e sostituiti da popolazioni ancora prolifiche, quelle sì portatrici di una visione della vita patriarcale e “anacronistica” secondo i dogmi liberali; non risolvono praticamente nulla se non garantire a quelli che hanno già accesso alle donne di evitare magagne giuridiche in caso di divorzio o di false accuse di stupro.
      Del resto nel mio articolo io mi limito a puntualizzare, in contrasto con la visione di Scianca, che una Tradizione indo-europea patriarcale esiste ed è stata per millenni l’ossatura della nostra società, non che bisogni tornare in toto a quei tempi. Per quanto mi riguarda basterebbe:
      -oscurare social e app di incontri come ha fatto la Cina, magari progettando delle alternative che impediscano o limitino l’ipergamia femminile (ad es. no foto, richiesta di amicizia che deve essere inviata da entrambe le parti senza notifiche per andare a buon fine eccetera)
      -espellere tutte le cazzate femministe e pro-LGBT dal dibattito pubblico e politico
      -bandire da tutti i mass media l’esaltazione dello stile di vita edonistico e degenerato che oggi vediamo ovunque, dai giornali liberali ai programmi tv di intrattenimento, e ripristinare invece lo slut shaming e la promozione della monogamia rinforzata in modo che chiunque possa avere accesso in maniera più o meno equa a una vita relazionale e sessuale decente
      -imporre una tassa alle donne che rimangono nubili oltre una certa età (ovviamente dopo aver riequilibrato le leggi sul divorzio)
      Magari saranno soluzioni molto poco fattibili e invise agli MRA/”redpillati” liberali come suppongo tu sia, ma è l’unica soluzione che ha la nostra società per sopravvivere nel lungo periodo.

      1. MRA posto accanto a “liberal” è un ossimoro, al pari di “ghiaccio bollente”. Un MRA non può essere liberal per definizione. Forse potrei definirmi MRA perchè trovo ridicole le rivendicazioni del femminismo, le quote rosa, la falsa propaganda sui femminicidi e l’IVA al 4% sugli assorbenti. Di sicuro non liberal in quanto mi considero a-politico in quanto non rappresentato pienamente da nessuna forza politica attuale.
        Le tue proposte sono in parte irrealizzabili, in parte poco incisive, in parte inconciliabili con un regime democratico quale quello in cui viviamo. E’ questo quello sottolinea Scianca. L’inconcludenza di certe proposte.
        Citi la Cina che oscura i social, ma la Cina non è una democrazia. E’ una proto-dittatura. E oltre a social e app di incontri, ha anche oscurato Google, Gmail, Youtube, Dropbox, Wikipedia. E non mi risulta che su queste piattaforme circolino donne con le natiche di fuori e adoni muscolosi e tatuati.
        La tassa sulle donne che rimangono single la si potrebbe introdurre come tassa in busta paga, ma a quanto dovrebbe ammontare? Potrebbe trattarsi realisticamente una cifra simbolica, 5-10euro, ma è l’equivalente di uno o due pacchi di sigarette. Nulla che spinga le donne a mettere la testa a posto e volare basso. Potresti introdurre una tassa annuale, ma quale donna accetterebbe di pagare 5-600€ l’anno perchè non è sposata? E quale partito introdurrebbe una tassa simile?
        Il 2° e il 3° punto sono quelli più attuabili in democrazia, ma immagina nel 2021 bandire, qualsiasi discorso femminista e LGBT dai media, e reintrodurre la censura…

        L’unico scenario politico in cui si possono attuare le riforme che proponi, è un regime totalitario. Ma i totalitarismi sono belli che morti, almeno in Europa.
        E in ogni caso io non baratterei le mie libertà personali in cambio della possibilità di ammogliarmi con un rottame di donna. Perchè se pensi che nel patriarcato all’uomo brutto e povero toccava in sorte la figlia carina e dolce dell’avvocato, sei fuori strada. Uno scorcio di patriarcato l’ho vissuto da giovane e in parte lo vivo tutt’ora. Le coppie formatisi in contesti socio-culturali arretrati dove vigeva il bigottismo, erano pariestetiche, esattamente come lo sono oggi. Un 3 si sposava una 3, un disagiato ignorante si sposava una disagiata ignorante, quella carina in tiro e ben truccata faceva coppia col tipo alto e dal bel sorriso. Sono le stesse cose che vediamo oggi bene o male, con la differenza che la fase dei divertimenti giovanili allora non esisteva.
        Lo spiega benissimo la wiki di incels
        https://incels.wiki/w/Hypergamy
        in una società tradizionale ogni uomo avrà a che fare col suo equivalente femminile, ma se ti trovi sul fondo della gerarchia genetica/sociale, col tuo equivalente femminile è meglio non averci a che fare proprio. Piuttosto escort, escort tutta la vita!
        E poi anche oggi, chi vuole una 3 se la può trovare. E’ pieno di ragazze bruttine, sovrappreso e complessate che vorrebbero un ragazzo fisso ma non lo trovano. O perchè sono così brutte che non le guarda nessuno, o perchè quei pochi che le guardano vogliono solo svuotarsi i gioielli di famiglia senza impegno. Certo, non le trovi su Tinder e nemmeno su Instagram. C’è da lavorarci e sapere dove andare a pescare.
        Quello che lamenti è un problema senza soluzione. Almeno in questo periodo storico, almeno in Europa. C’è solo da farsene una ragione. Io ho imparato a impegnarmi sulle cose che posso cambiare, e ad accettare quelle che non posso cambiare.

        1. In realtà “MRA” accostato a “liberali” è un ossimoro solo se si concepisce il termine “liberale” esclusivamente con l’accezione statunitense di “liberal” (ovvero di “progressista”, in sostanza), come ormai viene percepito anche nei Paesi europei a causa della nostra completa dipendenza politica e ideologica dal “padrone” americano.
          Nella sua accezione originaria, che è anche il significato che gli attribuisco io, il termine “liberale” designa coloro che aderiscono alla corrente di pensiero secondo cui i “bisogni” individuali siano da anteporre al benessere e all’equilibrio della collettività sociale, e a quanto pare come dicevo anche tu fai parte della categoria visto che nel tuo commento ti scagli contro le società illiberali definendole “dittature” con accezione negativa.
          Le mie proposte saranno anche parzialmente irrealizzabili e incompatibili con la democrazia, ma quelle tue e di Scianca in cosa esattamente dovrebbero migliorare la situazione?
          La maggior parte degli uomini oggi tagliati fuori dall’estrema selettività femminile riuscirebbero a trovare una compagna e a garantirsi una vita affettiva e sessuale decente? No.
          Il declino demografico europeo verrebbe invertito e si eviterebbe la nostra sostituzione ad opera di popolazioni afro-asiatiche con una visione del mondo completamente opposta a quella occidentale di matrice liberale che a te tanto piace? No.
          E quindi? Cui prodest?
          Quelle che proponete sono solo soluzioni tappa-buchi che avvantaggerebbero solo gli uomini che già riescono a superare la selettività femminile, e risulterebbero praticamente inutili per il numero sempre crescente di celibi involontari. A quanto ho capito ormai hai una certa età, ma ti assicuro che oggi le dinamiche relazionali e sessuali che vivono i giovani maschi sotto i 30/35 anni sono completamente differenti da quelle che avete conosciuto tu e Scianca quando avevate la nostra stessa età.
          La visione che hai del “patriarcato” poi è viziata appunto dalla concezione del mondo liberale che oggi ammanta l’intero spettro dell’opinione pubblica occidentale senza possibilità di uscita. Secondo la visione tua e della quasi totalità degli MRA, il “patriarcato” sarebbe stata un’epoca infernale in cui gli uomini erano costretti da pressioni sociali a sposarsi le cesse e a far loro da beta provider, quando invece l’onta sociale non colpiva tanto gli scapoli, che potevano anche decidere di non sposarsi e passare la vita andando a puttane, quanto le “zitelle”. E comunque, come hai detto anche tu, all’epoca chiunque poteva permettersi una pariestetica, mentre oggi non è più così perché anche i normaloidi devono sudare sette camicie per riuscire a trovare una cessa disposta a stare con loro e qualsiasi donna per quanto brutta può permettersi una selettività estrema riguardo i propri partner semplicemente iscrivendosi a qualsiasi social o app di incontri: https://www.youtube.com/watch?v=YRR7xSKYDQI

          1. C’è un equivoco di fondo nella questione.
            Qualsiasi proposta attinente l’androsfera non serve a trovare una fidanzata a te e a tutti i single per scelta degli altri. Serve piuttosto a riequilibrare i rapporti di forza tra i due sessi, riducendo l’ego delle donne che oggi si sentono invicibili, e facendo acquisire maggiore consapevolezza agli uomini. Evitando loro pene indicibili nella rincorsa di qualcosa che è fuori dalla loro portata, evitando di rovinarsi sposando una alpha-widow o una madre single, smettendola di zerbinare donne irraggiungibili, sollevandoli dalle false accuse di stupro o molestia, evitando di farli finire a processo solo per aver detto “Ciao” a una che passava per strada. Mettendo fine alla narrazione femminista secondo cui ogni uomo è colpevole a prescindere dalle sue azione, solo in quanto uomo, e ogni donna è vittima.
            L’equivoco tuo, come di altri movimenti analoghi, è che pensate che si possa prendere per il naso la biologia femminile con un decreto legge, per cui basta fare una petizione o una raccolta firme, e le donne vi ameranno. Non funziona così. L’amore non si piega nè si plasma a colpi di leggi.

            E’ vero che qualsiasi donna può trovare partner iscrivendosi a una app di incontri, che i social hanno tirato su gli standard femminili, che internet ha esasperato delle dinamiche relazioni che sono sempre esistite (l’ho scritto io per primo poco sopra) per cui molti uomini vivono una situazione di perenne frustrazione sessuale, ma quale è la soluzione? Bannare i social? In nome di cosa? Del diritto degli incel di fare sesso? Di trovarsi una fidanzata? O di una più generica equiparazione tra i due sessi e morigerazione dei costumi? I social ormai fanno parte del mondo in cui viviamo, mezzo di comunicazione, di informazione, di lavoro, e anche di propoganda. Anche da parte di quella destra a cui ti senti vicino, che utilizza titoloni a caratteri cubitali e immagini forti per aizzare la propria fanbase. Come anche la sinistra i 5Stelle. Non vedo quale partito o corrente di pensiero appoggerebbe una idea simile, considerata anche la pessima nomea che hanno acquisito gli incels negli ultimi anni.
            E’ come se il ministro dello sviluppo economico dicesse che siccome l’inquinamento è causato dalle automobili, allora bisogna bandire le automobili e tornare a muoversi con cavallo, mulo e carretto. Nel migliore dei casi sarebbero deriso, nel peggiore chiederebbero un TSO urgente e il consulto di uno psichiatra.
            Vorresti togliere i diritti sociali e civili alle donne, così da riallinearle al loro naturale ruolo di mogli e madri? Prova a rilasciare pubblicamente una dichiarazione simile….auguri!!
            Per questo simili ideee sono state definite “antifemministo di maniera”, perchè analizzano in modo impeccabile il problema, ma non offrono soluzioni praticabili.
            Semplicemente perchè, ed è triste dirlo, delle soluzioni non esistono!!
            E’ un esercizio di stile, qualcosa che va bene su un blog dove si discute e si passa il tempo, ma che non può essere abbracciato da alcun partito o corrente politica perchè la politica è azione, non filosofia.

            Non è un caso che ne discuti su un sito con poche decine di lettori, e non pubblicamente sui canali social o in un dibattito vis-à-vis. Essere etichettato come il nazifascista che vuole togliere i diritti alle donne e chiuderle in casa, è un harakiri fenomenale, perchè conferma tutti i pregiudizi che nutrono i media mainstream (e tutta la sx liberal-femminista) verso incel e la questione maschile nel suo complesso. Già sento le grida in sottofondo: medioevoooo! vergognaaa!! le donne libere vi fanno paura!!
            Non so se sei informato su come è stata presa la notizia dell’abolizione del diritto di aborto in Polonia, anche nei casi di malformazione del feto. Non ti cito le proposte del senatore Pillon perchè è cronaca di casa nostra. Pensa proporre pubblicamente metà delle idee che esponi in queste pagine…

            E’ molto più ancorato alla realtà odierna chi parla di chirurgia plastica gratis e prostitute offerte dallo Stato, non troppo dissimilmente da quanto avviene per i malati cronici cui il SSN paga i medicinali di classe A, che non chi, in piena era digitale, vorrebbe tornare a una società ottocentesca.
            Non ti sto dando torto, anzi ti do ragione su tutta la linea. I problemi che denunci ahimè li conosco molto bene perchè li ho vissuti sulla mia pelle. Se sei un millenial, stai vivendo l’epoca peggiore della storia per i rapporti, dove trovare una compagna seria e fedele è una chimera, e partecipare al grande party del sesso libero ancora peggio.
            Ma la storia non è come un nastro che puoi riavvolgere in qualsiasi momento portandolo indietro dove ti fa comodo.
            “Per quanto (talvolta legittimamente) i modelli familiari e sessuali dei nostri nonni possano apparirci preferibili a quelli oggi di moda, resta il fatto che essi non torneranno.”

            Riguardo il patriarcato, il focus non era tanto sull’onta sociale che sicuramente colpiva più le zitelle che gli scapoli, ma su quello che un brutto poteva realisticamente ottenere. Una pari livello appunto. I miei genitori sono entrambi laureati e normoestetici (per gli standard dei tempi), mentre i miei vicini di casa brutti, rozzi e ignoranti, hanno sposato una donna altrettanto brutta, rozza e ignorante. Una che piuttosto che averla accanto nel letto, preferiresti darti all’onanismo a vita. Non mi sembra una grande conquista o qualcosa da rimpiangere. E’ come se un clochard infreddolito sognasse di vivere in un una baracca umida che odora di fogna. Non conosco le tue fattezze, ma se sei davvero brutto, col patriarcato avresti potuto mirare a una donna altrettanto brutta. Non mi sembra una grande perdita a mio avviso. Poco è meglio di nulla? Forse per te si, per altri no.
            La verità è che chi non ha mai incontrato i favori femminili, non sogna di arrivare vergine a 29 anni, sposarsi una mezza cessa appassita, accollarsi un mutuo 30ennale e doversela sopportare per il resto della sua vita.
            Perchè la vita dell’uomo medio nella società tradizionale era questa. A tempi dei nostri nonni le ragazze mica regalavano blowjob come caramelle, e non esisteva il sesso occasionale. Era tradizionale proprio perchè queste cose non avvenivano: un uomo -> una donna. Per tutta la vita. Fine dei giochi.
            Il suo sogno è quello di fare la vita dell’amico Chad, quello che a 16 anni si faceva fare le seghe dalla compagna di classe, quello che oggi si fa i giri sul motorino con la fidanzata, e se si lascia ne trova altre 3 subito disponibili. Altre 3 piacenti, non 3 buste di fave.
            E questo è e rimane un sogno a prescindere dai secoli. Una cosa che se non riesce a fare oggi per colpa della ipercompetizione, 100 anni fa non potevi fare ugualmente per colpa del bigottismo, della morale cattolica e delle pressioni sociali. Non a caso i giovani sfogavano i propri istinti nelle case di piacere.

            Ti lascio con questi due articoli che penso trovarai interessanti
            https://www.uominibeta.org/articoli/la-destra-tra-femminismo-e-questione-maschile/#comment-494538
            https://www.uominibeta.org/editoriali/perche-la-qm-non-puo-essere-di-destra/

            1. L’androsfera può moderarsi quando vuole ma non riuscirà mai a ottenere nulla lo stesso perché appunto moderandosi non fa altro che spostare la finestra di Overton sempre più in favore delle femministe, vedi il caso Crepaldi che viene fatto passare per maschilista estremista quando poi ripete le stesse menate delle femministe sul “patriarcato cattivo” e la “necessità di imporre le quote rosa”, solo perché ha “osato” interessarsi anche alle questioni MRA. Dovete rendervi conto che tutto il potere politico e mass-mediatico è in mano a gruppi e individui che propagandano il femminismo, non riuscirete mai a portare acqua al vostro mulino continuando a spostarvi sempre più in campo progressista, è esattamente quello che vogliono loro per ridurre il dibattito a zero.
              Che poi non ho parlato di “imporre alle donne di amarci” o roba simile, se leggi bene le mie proposte vertono tutte sulla limitazione del loro infinito potere di selezione sessuale. Abolire social e app di incontri non farà innamorare di me le mie pariestetiche, ma le forzerà a selezionare i partner esclusivamente nella rosa dei propri conoscenti senza poter disporre di un’app che permetta loro di conoscere morti di figa anche a 100 km di distanza e oltre, e le costringerà quindi a limitare fortemente la propria selettività. Idem per la reintroduzione dello “slut shaming” e della pressione per instaurare rapporti monogamici, poiché se le donne si vedranno svergognate nel caso preferiscano passare da un Chad all’altro invece di “sistemarsi”, vedrai che la “redistribuzione” monogamica avverrà automaticamente.
              Per quanto riguarda le coppie che si formavano nella società pre-sessantottina non è vero che la bellezza maschile fosse fondamentale come oggi, perché l’uomo poteva sopperire alle carenza estetica con altri fattori, su tutti quello lavorativo. Praticamente tutti i tizi della generazione di mio padre che conosco sono sposati con donne esteticamente migliori di loro, se poi mi prendi l’esempio di due cristi non solo brutti e ignoranti ma anche poveri e con un lavoro di merda ci credo che finivano accoppiati ad altre cesse. E in ogni caso avere il tuo equivalente estetico per moltissimi è sempre meglio di segarsi a vita o dover andare a puttane che ti schifano pure. Come ho detto io sono leggermente sotto-soglia e prima dell’esplosione di tinder e instagram le mie occasioni le ho avute anche con tipe normaloidi, è stato dopo il 2010 che mi son visto chiudere tutte le prospettive, persino con cesse obese molto peggiori di me dal punto di vista estetico.
              Questa stigmatizzazione della monogamia in favore del “sesso libero” poi ho notato che è una costante dei vari MRA, che mi sembra non capiscano proprio che la cosiddetta “libertà sessuale” post-sessantottina è all’origine di tutti i mali para-femministi che ammorbano la società odierna. A me sarebbe andato benissimo avere una sola donna per la vita e fine dei giochi, anche se mi sembra che dimentichi che era una costante anche per gli uomini sposati andare al casino se volevano “variare” con qualche puttana, senza subire alcuno stigma sociale.
              Il sogno dell’uomo medio è quello di fare la vita da Chad perché la società odierna fa passare come desiderabile e auspicabile uno stile di vita ipersessualizzato che possono permettersi appunto solo i Chad e le donne, mentre il suddetto uomo medio rimane tagliato fuori o deve accontentarsi delle briciole. A questo punto meglio una società equilibrata dove a ognuno tocca il suo piuttosto una in cui i Chad si fanno gli harem mentre i normobrutti rimangono al palo. Puoi anche vederlo come un sogno irrealizzabile ma alla fin fine si diceva lo stesso anche delle fregole sessantottine che poi hanno finito per imporsi in toto nella nostra società.
              Infine non capisco in cosa gli articoli che hai linkato vadano in contrasto con ciò che affermo se non per una parziale visione differente del mondo (vedasi l’appoggio dato da Rapino a Scianca sul fatto che alcune istanze femministe siano state legittime). Io non mi sono mai definito “di destra”, non ho nulla da spartire con i liberal-capitalisti come Salvini o la Meloni, o anche come CasaPound vista la deriva presa dal movimento negli ultimi tempi.

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