Qualche giorno fa ho scoperto con sgomento ed immenso dispiacere che a soli 34 anni è venuto a mancare Matteo Montanari, a quanto pare a causa di un malore. Avevo avuto occasione di conoscerlo (virtualmente) qualche anno fa, prima di venire bannato da Facebook, poiché bazzicavamo entrambi gli ambienti redpill su quel social. Mi aveva sempre dato l’impressione di essere una persona colta ed equilibrata, caratterizzata da una profonda spiritualità e da innumerevoli interessi di tipo filosofico e socio-politico. Infatti, oltre a interessarsi di redpill e di attivismo all’interno della questione maschile, era anche un attento studioso del pensiero Tradizionale, evoliano e non solo, e un militante del Partito Comunista di Marco Rizzo, all’interno del quale ricopriva le cariche di segretario di Bologna e membro del Comitato Centrale.
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Risposta ad Adriano Scianca
Mi è stato segnalato un articolo di Adriano Scianca pubblicato in data odierna sul sito del Primato Nazionale, dove in occasione della giornata dedicata alla “festa della donna” l’autore invita la cosiddetta “area identitaria” ad abbandonare in maniera definitiva l'”anti-femminismo bigotto e reazionario” che in teoria la caratterizzerebbe (c’è da chiedersi esattamente dove e in che modo, visto che dal centro-destra liberale alle frange in teoria più “radicali” ormai è una gara continua a chi sdogana di più la promiscuità femminile, si veda a tal proposito l’articolo che avevo già scritto in precedenza proprio su CasaPound e le sue prese di posizione pienamente a favore della sterile “libertà sessuale” radicatasi nella nostra società in seguito allo sciagurato ’68). Secondo la prospettiva di Scianca infatti la critica al femminismo sarebbe di per sé improduttiva, e i presunti rigurgiti “neo-reazionari” che oggi attraverserebbero l’area della “destra” rischierebbero di far incagliare quest’ultima su posizioni anacronistiche e limitate che guarderebbero nostalgicamente all’era reaganiana se non addirittura alla Sharia islamica (e di nuovo mi chiedo: dove e in che modo, visto che praticamente l’intero spettro della “destra” rifiuta in toto l’Islam spesso motivando tale rigetto proprio con la condizione della donna al suo interno?). Insomma, ormai è diventato ben difficile notare qualsivoglia differenza tra l’ideologia para-liberale di CasaPound e quella di Potere al Popolo, a parte le loro posizioni divergenti sul tema dell’immigrazione.
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